Lunedì, 9 marzo 2009 - ore 04:46

Il vero costo delle cose

Da Grillipedia.

Introduzione

Un giorno, stavo ripulendo un vecchio baule militare appartenuto, durante la prima guerra mondiale, a mio nonno. In quell'epoca, questo manufatto era prodotto da varie ditte, per lo più artigiane, dietro commessa dell'esercito. Essendo un prodotto militare doveva ottemperare ad elevati criteri di robustezza, praticità ed economicità, il tutto però unito ad un certo gusto estetico che all'epoca non mancava.
Durante il mio grattare e ripulire, questa sorta di macchina del tempo che oramai era diventata il baule, ad un tratto scopro che il legno utilizzato per la sua costruzione, così grazioso all'esterno, all'interno rilevava la sua vera identità: era il legno di recupero di una vecchia cassetta da liquori Gancia!
Improvvisamente mi sono accorto che all'epoca si riutilizzava il materiale in quanto aveva un valore certamente più elevato, non solo ma se ne curava la qualità ed infatti, quel materiale di recupero di una cassetta di liquori, aveva resistito per quasi cento anni ed era ancora in perfetto stato.
Evidentemente per l'epoca di mio nonno, il vero costo delle cose era differente da come lo percepiamo oggi e certamente molto più alto. All'epoca il materiale si riutilizzava, oggi invece sarebbe più conveniente bruciarlo.

Dopo questa scoperta mi è sembrato sempre che fosse importante fare un esercizio di comprensione del vero costo delle cose, in modo da evidenziare quello che è il principale motore del capitalismo/consumismo contemporaneo, il quale partendo da un bene dal bassissimo costo, lo moltiplica per una lunga catena del valore, fino ad arrivare ad un prezzo finale che sia, a livello di mercato, la cifra più alta considerata accettabile da parte dei potenziali clienti.
Su questa linea non deve sorprendere che oggetti, assolutamente identici nella progettazione, costruzione, distribuzione, possano essere venduti con prezzi radicalmente differenti, su differenti segmenti di mercato. Un immediato esempio può venire dall'IPod della Apple, venduto in più modelli, solo differenziati dalla memoria, ma spesso, nel loro interno, non vi sono assolutamente differenze, in quanto la sola differenziazione della linea di produzione, costerebbe molto di più della differenza di costo del chip di memoria. Ovviamente un oggetto simile non può che costare pochi euro a livello di produzione, ma può essere venduto, con una prodigiosa moltiplicazione del valore, ad un prezzo di diverse centinaia di euro.

Questa rubrica vuole affrontare tali temi, cercando di mettere a nudo il costo reale di un bene e possibilmente la sua filiera di aumento del valore fino a quando quel bene arriva in nostro possesso.

Tecnologie

  • SMS Ma quanto mi costi
    In questo argomento si cercherà di analizzare il vero valore di un SMS e la sua assurda caratterizzazione economica che vede un servizio dal costo nullo diventare una delle principali voci di utile per gli operatori telefonici.
  • Canone Telefonico
    Non è un bene, ma la sua chiara interpretazione permette di meglio analizzare gli argomenti relativi al settore della telefonia, in quanto è un elemento chiave nella catena di valore sei servizi telefonici.

Energia

  • Il vero valore delle cose - Il conto energia
    È stato osannato come lo strumento più efficace per la incentivazione alla produzione di nuovi impianti solari, ma in verità non è sempre così, anzi può servire come freno allo sviluppo di migliori e meno costose tecnologie solari, le quali se fossero realizzate in tempi più brevi, potrebbero portare ad un completo rifacimento dell'attuale filiera energetica nazionale ed europea.
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