Il diritto all'informazioneDa Grillipedia.Diritto all'informazione Da Wikipedia, l'enciclopedia libera Il diritto all'informazione è un importante tipo di diritto soggettivo, derivato dalla libertà di manifestazione del pensiero e dall'art. 21 della Costituzione italiana. Il diritto all'informazione è un diritto sociale relativamente recente, tant'è che, nell'ordinamento italiano, solo dal 1994 si ha una definizione data dalla giurisprudenza della Corte Costituzionale, su cui peraltro tuttora si discute. La Corte, con la sent. n. 420/1994, dichiarava infatti che è necessario garantire il massimo di pluralismo esterno, al fine di soddisfare, attraverso una pluralità di voci concorrenti, il diritto del cittadino all'informazione. La definizione di pluralismo, sia interno che esterno, risale alla sent. n. 826/1988 della Corte, e tale principio è richiamato in particolar modo nella Legge Mammì del 1990 sulla radiotelevisione. Dal momento che la Corte ritiene il pluralismo un ineludibile imperativo costituzionale, e dal momento che un diritto all'informazione discende direttamente dal principio pluralistico, è palese arrivare a considerare anche l'informazione come uno dei diritti fondamentali della società moderna. La dottrina prevalente ha provveduto a distinguere due tipi di diritto all'informazione:
In Italia, la vigilanza su molte di queste situazioni è affidata ad un'autorità indipendente, l'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni. |
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