Martedì, 10 febbraio 2009 - ore 12:09

Expo Milano 2015

Da Grillipedia.

MILANO - EXPO 2015

APPELLO ALLA CITTÀ, AL TERRITORIO, AI MOVIMENTI

a cura del Comitato No Expo - noexpo - info@noexpo.it


Diffondi, scarica il volantino: Appello.pdf


Milano è la città favorita ad ospitare l’Expo 2015. La decisione sarà a marzo 2008. Il sito scelto è adiacente alla Fiera tra i comuni di Milano, Bollate, Rho e Pero. Sarà un affare enorme, un grande evento commerciale simbolo dell’economia globalizzata, e del prevalere dei mercati sulla politica e la società:

  • 4 miliardi di euro d’investimenti (1,4mld di € pubblici)
  • milioni di mq di nuove aree cementificate
  • 160.000 visitatori attesi al giorno per 180 giorni
  • realizzazione della Tav e di nuove autostrade (Brebemi, Pedemontana, 2 nuove tangenziali a Milano, Broni-Casale e Boffalora-Malpensa)
  • terzo teminal a Malpensa
  • alberghi, parcheggi, poli logistici di servizio


Una macroregione che va da Torino a Verona, già oggi tra le più inquinate e congestionate al mondo, alterata in maniera irreversibile.
Sarà un gran business per le speculazioni sulle aree, la costruzione e la gestione dell’evento; un affare per i soliti pochi noti (Fiera, immobiliari, multinazionali, imprese di costruzioni); un guadagno effimero, precario, magari in nero per chi vi lavorerà. Un territorio sacrificato all’utopia di rilanciare il prestigio di Milano nel mondo con un grande evento, che finirà per essere fine a se stesso, non affrontando i problemi di chi vive, lavora, studia su un territorio così vasto.


Tutto questo senza consultare i territori, nell’unanimismo più totale delle istituzioni e nella disinformazione più completa nei confronti di chi pagherà per sempre le conseguenze di tuttoquesto.
E il tema proposto per l’evento (Nutrire il Pianeta, energia per la vita) resta un titolo vuoto senza critica al modello agro-alimentare imposto dalla globalizzazione neoliberista, fatto di OGM, monocolture, sementi ibride, cibi massificati e plastificati; un modello che affama ¾ del pianeta, inquina e distrugge la bio-diversità ed arricchisce solo le grandi aziende del settore. Nessun accenno al fallimento delle politiche e delle campagne alimentari degli organismi internazionali.


Per questo ci appelliamo a comitati, associazioni, movimenti, a chi sul territorio lotta contro lo scempio delle grandi opere; a chi si oppone alla speculazione su ogni mq libero nella nostra città; a chi difende i beni comuni dalle privatizzazioni; a chi rivendica il diritto alla casa; ai migranti e alle reti di solidarietà; a chi pratica l’ autogestione degli spazi; a chi si batte per il diritto alla salute e per una mobilità sostenibile; agli studenti e ai precari; a tutte e a tutti; invitandovi a fare del No all’Expo 2015 il tratto unificante delle diverse lotte.


Perché l’Expo è la rappresentazione simbolica del modello di città e di società contro cui ogni singola lotta si oppone e da oggi al 2015 non ci sarà intervento che non sarà collegato all’Expo.


VI CHIEDIAMO DI MOBILITARVI SIA CON INIZIATIVE AUTONOME CHE AL NOSTRO FIANCO.


Perché l’Expo non è quello che serve a un territorio ammalato, sfruttato, inquinato. Non è quello che serve ai milioni di donne e uomini che ogni giorno combattono la loro “lotta per sopravvivere†in questa città e nella nostra regione ad un modello di sviluppo urbanistico, economico e sociale sempre più invivibile, in una Milano dei grattacieli esclusivi, sempre più cara, sempre più grigia, egoista e socialmente morta.

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