Da Grillipedia.
MILANO - EXPO 2015
APPELLO ALLA CITTÀ, AL TERRITORIO, AI MOVIMENTI
a cura del Comitato No Expo - noexpo - info@noexpo.it
Diffondi, scarica il volantino: Appello.pdf
Milano è la città favorita ad ospitare l’Expo 2015. La decisione sarà a marzo 2008. Il sito scelto è adiacente alla Fiera tra i comuni di Milano, Bollate, Rho e Pero. Sarà un affare enorme, un grande evento commerciale simbolo dell’economia globalizzata, e del prevalere dei mercati sulla politica e la società :
- 4 miliardi di euro d’investimenti (1,4mld di € pubblici)
- milioni di mq di nuove aree cementificate
- 160.000 visitatori attesi al giorno per 180 giorni
- realizzazione della Tav e di nuove autostrade (Brebemi, Pedemontana, 2 nuove tangenziali a Milano, Broni-Casale e Boffalora-Malpensa)
- terzo teminal a Malpensa
- alberghi, parcheggi, poli logistici di servizio
Una macroregione che va da Torino a Verona, già oggi tra le più inquinate e congestionate al mondo, alterata in maniera irreversibile.
Sarà un gran business per le speculazioni sulle aree, la costruzione e la gestione dell’evento; un affare per i soliti pochi noti (Fiera, immobiliari, multinazionali, imprese di costruzioni); un guadagno effimero, precario, magari in nero per chi vi lavorerà . Un territorio sacrificato all’utopia di rilanciare il prestigio di Milano nel mondo con un grande evento, che finirà per essere fine a se stesso, non affrontando i problemi di chi vive, lavora, studia su un territorio così vasto.
Tutto questo senza consultare i territori, nell’unanimismo più totale delle istituzioni e nella disinformazione più completa nei confronti di chi pagherà per sempre le conseguenze di tuttoquesto.
E il tema proposto per l’evento (Nutrire il Pianeta, energia per la vita) resta un titolo vuoto senza critica al modello agro-alimentare imposto dalla globalizzazione neoliberista, fatto di OGM, monocolture, sementi ibride, cibi massificati e plastificati; un modello che affama ¾ del pianeta, inquina e distrugge la bio-diversità ed arricchisce solo le grandi aziende del settore. Nessun accenno al fallimento delle politiche e delle campagne alimentari degli organismi internazionali.
Per questo ci appelliamo a comitati, associazioni, movimenti, a chi sul territorio lotta contro lo scempio delle grandi opere; a chi si oppone alla speculazione su ogni mq libero nella nostra città ; a chi difende i beni comuni dalle privatizzazioni; a chi rivendica il diritto alla casa; ai migranti e alle reti di solidarietà ; a chi pratica l’ autogestione degli spazi; a chi si batte per il diritto alla salute e per una mobilità sostenibile; agli studenti e ai precari; a tutte e a tutti; invitandovi a fare del No all’Expo 2015 il tratto unificante delle diverse lotte.
Perché l’Expo è la rappresentazione simbolica del modello di città e di società contro cui ogni singola lotta si oppone e da oggi al 2015 non ci sarà intervento che non sarà collegato all’Expo.
VI CHIEDIAMO DI MOBILITARVI SIA CON INIZIATIVE AUTONOME CHE AL NOSTRO FIANCO.
Perché l’Expo non è quello che serve a un territorio ammalato, sfruttato, inquinato. Non è quello che serve ai milioni di donne e uomini che ogni giorno combattono la loro “lotta per sopravvivere†in questa città e nella nostra regione ad un modello di sviluppo urbanistico, economico e sociale sempre più invivibile, in una Milano dei grattacieli esclusivi, sempre più cara, sempre più grigia, egoista e socialmente morta.